Il CINEMA E LA FOTOGRAFIA
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Le fotografie di Guglielmo Alberti sono parte del fondo fotografico conservato dal centro studi Generazioni e Luoghi e ne costituiscono due sezioni.
La prima raccoglie fotografie dal 1917 al 1945: Guglielmo Alberti, continuando la tradizione dei suoi genitori, fin da giovanissimo raccoglie in album le immagini della sua vita, ritratti di se stesso e di amici e parenti, e fotografie da lui scattate, in una serie che si può considerare conclusa con gli album che illustrano il suo servizio militare in cavalleria del 1918.
Successivamente vi è un insieme variegato, composto in gran parte di ritratti di amici e colleghi con cui condivideva la ricerca intellettuale, e di altri protagonisti che incontrava nel suo tessere relazioni a livello internazionale: dai ritratti di Moravia, Pancrazi, Morra, D’Entreves, Carlo Levi, a quelli di Steven Spender, Clifford Curzon, Mario Camerini ed altri.
Successivamente vi è un insieme variegato, composto in gran parte di ritratti di amici e colleghi con cui condivideva la ricerca intellettuale, e di altri protagonisti che incontrava nel suo tessere relazioni a livello internazionale: dai ritratti di Moravia, Pancrazi, Morra, D’Entreves, Carlo Levi, a quelli di Steven Spender, Clifford Curzon, Mario Camerini ed altri.
Sempre più, si delinea da parte di Alberti una ricerca fotografica che dà origine a fotografie di paesaggi e di architetture. Tra i paesaggi prevale la Toscana degli incontri di quegli anni: Cortona, Montepulciano e Badia a Coltibuono.
Molto consistente l’insieme di fotografie che documentano gli anni in cui lavorò nel cinema, sia come aiuto regista sia come sceneggiatore. Queste fotografie restituiscono anche quello che oggi chiamiamo il “backstage”, le pause e la complessità della macchina della produzione cinematografica.
Molto consistente l’insieme di fotografie che documentano gli anni in cui lavorò nel cinema, sia come aiuto regista sia come sceneggiatore. Queste fotografie restituiscono anche quello che oggi chiamiamo il “backstage”, le pause e la complessità della macchina della produzione cinematografica.
Infine un insieme di fotografie di viaggio costituito da un nucleo realizzato nel Nord Africa nel 1934 e quello realizzato negli Stati Uniti e nell’America centrale del 1938.
Se in queste fotografie di viaggi la ricerca di uno stile fotografico è esplicita e coerente, in tutta la produzione sopra descritta si avverte il continuo cimentarsi con i diversi usi possibili della fotografia.
Se in queste fotografie di viaggi la ricerca di uno stile fotografico è esplicita e coerente, in tutta la produzione sopra descritta si avverte il continuo cimentarsi con i diversi usi possibili della fotografia.
Una seconda sezione raccoglie le fotografie dal 1945 al 1964: dal 1945, anno del suo matrimonio con Marilina Cavazza a Friburgo in Svizzera, Guglielmo Alberti realizza un insieme di fotografie della moglie e dei figli che, sotto l’ovvietà della foto ricordo, rivela la continuità con la sua esperienza di fotografo negli anni '30 e '40.